lunedì 9 aprile 2007

Glicemia questa sconosciuta

In Italia almeno due milioni e mezzo di persone soffrono di diabete, ovvero hanno valori di glucosio nel sangue ( glicemia ) superiori a 126 milligrammi per decilitro.

Il glucosio non viene normalmente prodotto dall'organismo, ma viene introdotto con l'alimentazione.

Molte persone con problemi di glicemia sono definiti diabetici di tipo 2. Tale diabete che compare in età adulta è legato soprattutto alle cattive abitudini alimentari e non provoca alcun disturbo. Nella maggior parte dei casi, viene individuato solo nel corso di un esame medico.

Il diabete diventa così una seria minaccia per la salute, come l’ipertensione ( alta pressione nelle arterie ), altro killer invisibile, con il quale spesso si allea per fare danni.

La malattia è dovutà all'incapacità dell'organismo nel metabolizzare

L’azione del diabete coinvolge negativamente i vasi sanguigni in due modi.
Attaccando le arterie più piccole ed i capillari, microangiopatia.
Attraverso un processo patologico, definito macroangiopatia, che interessa i grandi vasi sanguigni, le arterie coronarie che portano il sangue al cuore e le arterie carotidi che irrorano il cervello.
Il risultato è che il diabete rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare fondamentale, insieme all’ipertensione, all’aumento del colesterolo nel sangue, alla carente attività fisica, al sovrappeso e al fumo.


Le funzioni dell’insulina.

L’insulina è un ormone prodotto costantemente dalle cellule beta del pancreas la cui sintesi aumenta quando ingeriamo del cibo, in particolare gli zuccheri puri o contenuti negli alimenti.

Grazie all’insulina il glucosio viene trasformato in glicogeno, uno zucchero di deposito utile nei momenti di maggior richiesta, ad esempio quando fai un’attività fisica intensa.

Qui iniziano i problemi! Il glucosio in eccesso viene tramutato in acidi grassi e in trigliceridi, per creare una riserva di energia.

I muscoli utilizzano il glucosio come fonte di energia.
Il tasso di glucosio nel sangue, utile per le funzioni delle cellule, rimane stabile.

Nel caso in cui la glicemia superi i livelli consentiti, un ormone prodotto dalle stesse cellule pancreatiche, provvede a riportarla a valori normali.


Le due facce del diabete

Esistono due forme di diabete, diverse tra loro sia per la loro origine che per il tipo di terapia che occorre seguire.

Diabete di Tipo 1
è legato ad un’alterazione delle difese immunitarie e presenta una spiccata predisposizione genetica anche se può comparire dopo aver contratto un’infezione virale. In questo tipo di diabete, le cellule difensive dell’organismo, attaccano e distruggono le cellule del pancreas che non producono più insulina. Il corpo deve quindi assumerla dall’esterno. I giovani ed i bambini sono quelli più colpiti da questa forma di diabete.

Attenzione in gravidanza
Esiste una forma di diabete che colpisce esclusivamente le donne durante la gravidanza.
Si chiama diabete gestazionale e si manifesta dopo i primi cinque mesi dal concepimento, specie nelle gestanti di età superiore ai 25 anni in sovrappeso e con parenti diabetici. La patologia tende, per fortuna, a scomparire con il parto grazie all’espulsione della placenta, necessaria durante la gravidanza per nutrire il feto, ma in grado di produrre particolari sostanze omionali che controbattono l’attività dell’insulina. In ogni caso li diabete gestazionale può causare problemi al futuro neonato, sopra Itutto in termini di dimensioni alla nascita. Non bisogna comunque avere paura: basta una dieta attenta, consigliata dal ginecologo, per tenere sotto controllo la glicemia che tende ad alza&

Diabete di Tipo 2

è il diabete dell’età adulta anche se comincia a colpire i giovani in forte sovrappeso, poiché la presenza di ampie fasce di tessuto adiposo ostacola il corretto impiego dell’insulina. In questo caso l’insulina viene prodotta, sia pure se in quantità insufficiente, ma il corpo non riesce ad utilizzarla. Progressivamente questo meccanismo peggiora la situazione, rendendo del tutto inutile l’insulina sintetizzata dal pancreas.

Gioca d’anticipo
L’alimentazione rappresenta, insieme all’attività fisica, un caposaldo nella prevenzione e nella terapia del diabete. Controllare ciò che si mangia, non significa una dieta punitiva, ma semplicemente porre maggior attenzione nella scelta degli alimenti, soprattutto se si è affetti dal diabete di tipo 2.

Nel diabete di tipo 1, invece, è lo specialista a dare precise indicazioni sulla dieta da seguire e sulla quantità di insulina necessaria per tenere sono controllo la malattia.

Le regole da seguire

Ecco alcune regole da seguire per mantenersi in forma:


Riduci le calorie.
Se sei in sovrappeso, decidi con il tuo medico una dieta ipocalorica.
Seleziona i carboidrati.
Preferisci i glucidi a lento assorbimento, come quelli contenuti negli alimenti integrali ( pane, pasta e riso). Riduci invece la frutta, il miele e lo zucchero da cucina, che vengono assorbiti in cinque minuti inducendo uno stress nella produzione di insulina.
Scegli grassi vegetali.
Il diabete, infatti si lega spesso all’aumento di coltesterolo, e comunque tende a far accumulare grassi nel sangue. Preferisci perciò lipidi di origine vegetale, come l’olio extravergine d’oliva, regolandoti nelle quantità,
4. Controlla la pressione arteriosa. Soffrire di diabete e d’ipertensione non solo aumenta il rischio di infarto ma addirittura lo moltiplica. Tieniti perciò sotto osservazione con l’aiuto del tuo medico.
5. Segui un’alimentazione regolare. Rispetta i tre pasti quotidiani e stai attento a non saltarne uno. È una cattiva abitudine che non solo non fa dimagrire ma affatica il pancreas, oltre a falli risdiiare l’ipoglicemia.

Muoverti aiuta
Basta una passeggiata ogni giorno. Muoversi comporta una notevole
Se già soffri di diabete, puoi ridurre quasi del 40% il rischio di morte, camminando due ore la settimana. Lo dice una ricerca dei CDC (Centro per il controllo delle malattie) di Atlanta, condotta per otto anni su circa tremila individui, pubblicata sulla rivista Àrchives ol Internal Medicine.
L’attività fisica è comunque importante anche per chi vuole prevenire la malattia, a patto che sia concordata con il medico e che preveda sport con sforzi poco intensi e prolungati.
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“spesa” di energia e l’attività fisica, se sei diabetico, agisce direttamente sul cibo ingerito.
Qualche esempio?
Se fai dieci minuti di nuoto consumi circa 100 calorie, l’equivalente di un piccolo panino (circa 40 grammi di pane).
Se vai lentamente in bicicletta per lo stesso tempo di minuti il consumo calorico, quindi anche la razione di pane conispondente.
Se corri velocemente, arrivi a consumare, in dieci
minuti, le calorie di un
panino di quasi me’etto.
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Il diabete e il corpo
umano
Piedi
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Il diabete attacca le arterie. . Sistema nervoso
Quest’azione, sommata a quella degli Se la glicemia è molto alta, modifica
altri nemici dei vasi sanguigni come • la sensibilità dei nervi
l’ipertensione e l’ipercolesterolemia, con la comparsa di
comporta gravi complicazioni e danni in percezioni errate.
diverse zone dell’organismo, Lo scarso afflusso di
aumentando così i rischi per la salute, sangue, inoltre, danneggia i reni provocando fortissimi dolori.
Cuore
Il diabetico è a maggior
rischio di mt arto del Il piede del diabetico, a causa dei newi
miocardio, perché la danneggiati, è meno sensibile e il
patologia favorisce lo carente afflusso di sangue, dovuto al
sviluppo di aterosclerosi nelle arterie, restringimento delle arterie, riduce
Per lo stesso motivo cresce il pericolo di l’ossigenazione del piede stesso. Questa
ictus cerebrali. insensibilità comporta una maggiore
facilità a non percepire le ferite
La nefropatia diabetica, cioè la
.
complicazione della che tendono a non rimarginarsi e a provocare infezioni.
___3
malattia a carico dei Occhi
reni, porta ad una Chi soffre di diabete rischia
progressiva riduzione l’alterazione della retina, parte
della capacità dei reni di dell’occhio che recepisce gli
‘ripulire’ il sangue. stimoli visivi, a causa
Le sostanze nocive che dovrebbero della modificazione
essere eliminate rimangono quindi nel dei vasi sanguigni che
sangue stesso, danneggiando • la irrorano. Liperglicemia aumenta
l’organismo. anche il rischio di cataratta.

Controlla la glicemia
Per scoprire se la glicemia è elevata, cioè superiore ai 100 milligrammi per decilitro, basta sottoporsi ad un
semplice esame del sangue, che
rappresenta la misura più efficace per identificare
precocemente la
malattia.
In genere, se si è perfettamente sani, l’esame è consigliabile ogni tre anni. Quando si supera la soglia dei 45 anni, invece, il controllo della glfcemia
andrebbe ripetuto almeno una volta l’anno, soprattutto se si fa parte di un gruppo a rischio. Nel caso, ad esempio di familiari di diabetici, persone in sovrappeso, ipertesi,
elevati grassi e acido urico nel sangue, la glicemia va misurata annualmente, nell’ambito di un check-up necessario per scoprire se esistono altri parametri alterati.
Una volta superata la soglia degli “anta”, la glicemia andrebbe misurata annualmente in tutte le persone.
Oltre al diabete, esistono altri potenzia[ nemici che si alleano tra di loro per minacciare il cuore.

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