lunedì 7 novembre 2011

Problema del Moto

La nostra idea intuitiva è che il moto sia connesso con l'azione di spingere, sollevare o tirare.

Aristotile pensava che:

Il corpo in moto si arresta, allorché la forza che lo spinge non può più oltre agire in modo da spingerlo.

Invece, secondo il nuovo indizio scoperto da Galileo, un corpo ne spinto, ne tirato, ne comunque sollecitato, od in altre parole un corpo sul quale non agisce nessuna forza esterna, si muove uniformemente, vale a dire sempre con la stessa velocità e lungo una linea retta.

Quindi la velocità non denota affatto se forze esterne agiscono su di un corpo. Da cui deriva la Legge d’INERZIA intuita da Galileo e canonizzata da Newton:

Ogni corpo pèrsevera nel suo stato di riposo, oppure di moto rettilineo uniforme, a meno che non sia costretto a cambiare tale stato da forze agenti su di esso.

L’azione di una forza esterna modifica la velocità.

Pertanto non è la velocità, bensì la variazione della velocità od accelerazione che è la conseguenza dello spingere o del tirare.

Einstein come la gente pensa non inventò ne la bomba atomica ne la relatività!

La prima è una stupidaggine, e la seconda si deve interpretare nel senso che Einstein estese il concetto di relatività alle onde elettromagnetiche nel campo dei sistemi inerziali e cioè quei sistemi che non subendo l'azione di alcuna forza si muovono con moto rettilineo uniforme. Estendendo la relatività alle onde e.m. si arriva alla conclusione che oltre alle coordinate xyz anche il tempo deve essere relativo.

Quando però arriva a questa stupefacente conclusione, non si accontenta, anzi. Non vuole limitare la sua indagine ai sistemi inerziali, perchè questi non solo non esistono, ma se esistessero sarebbero molto particolari, per cui estende la sua analisi ai sistemi non inerziali, nei quali ci sono accelerazioni, e inizia ad esaminare la gravità. Da cui arriva a produrre una teoria che prende il nome di Relatività Generale.


Our intuitive idea is that the motion is connected with the action of pushing, pulling or lifting.

Aristotle thought that:

The body in motion is stopped when the force that pushes it further can not act to push it.

Instead, according to new evidence discovered by Galileo, a body he pushed, pulled it, it still sought, or in other words, a body which does not act on any external force, moves uniformlyie with the same speed and long a straight line.

The speed does not indicate at all whether external forces acting on a body. Hence the law of inertia perceived by Galileo and Newton canonized by:

Every body perseveres in its state of rest or of uniform motion, unless it is compelled to change that state by forces acting on it.

The action of an external force changes the speed.

So speed is important, but the change in velocity or acceleration is the result of the push or pull.

Einstein, as people think he did not invent the atomic bomb, thought about relativity!

The first is nonsense, and the second must be interpreted in the sense that Einstein extended the concept of relativity to electromagnetic waves in the field of inertial systems, ie systems that is not undergoing the action of any force to move with uniform motion. Extending relativity waves e.m. we come to the conclusion that in addition to the xyz coordinates also the time must be relative.

But when it comes to this amazing conclusion, is not satisfied, indeed. Do not want to limit his investigation to inertial systems, because they not only exist, but if there would be very special, for it extends its analysis to non-inertial systems, in which we have accelerations, and begins to examine the severity. From which it comes to produce a theory that takes the name of General Relativity.

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